Idee da portare avanti fino a compimento e piglio da leader, il Sindaco Vincenzo De Luca è il naturale capitano della squadra. Squadra intesa quale città, perché ormai da tempo si appella e si affida al senso civico comune, da condottiero, appunto. Decine, centinaia di appellativi e nomignoli, dallo sceriffo in poi, disseminati su un cammino fatto di impegno, decisionismo e duro lavoro – diurno e notturno – con un senso del dovere quasi maniacale che l’ha portato ad affrontare finanche i teppisti in prima persona. Eppure, qualcosa è cambiato anche nel suo modo di fare: è passato al livello successivo, sospeso com’è tra concretezza e sogno. Il formidabile programma di risanamento urbanistico della città è cominciato dalle fondamenta e dai piccoli particolari, che fossero pure lampioni, panchine e fontane. Poi l’accelerata che ha portato alla realizzazione di grandi opere che – già ora – collocano Salerno tra le città più belle e vivibili del meridione. Il sogno si chiama futuro, e il futuro si chiama Europa. Per De Luca, la nuova primavera è appena cominciata e quel che verrà sarà una città che finalmente abbraccerà il suo mare, facendolo diventare risorsa e cornice del quadro, con una grandiosa Piazza da animare, da riempire di indigeni e turisti, da farcire di contenuti economici e culturali. Qualcuno, tra i più scettici, dice già che è un visionario. Ma, conoscendolo, è più facile che quella visione sia, piuttosto, una felice ispirazione.
De Luca tra concretezza e sogno
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