Il Comune propone, il Governo nazionale dispone ed ecco che salta il piano di mobilità municipale, con le famose “zone 30”, dove è appunto vietato superare i 30 chilometri orari così come già in vigore su Lungoirno e Lungomare. Il colpo di spugna del Ministro Salvini, di fatto, porta a dover rivedere il piano mobilità sostenibile messo in campo a palazzo di Città. Un piano che era stato studiato e realizzato con l’intento innanzitutto di prevenire incidenti e investimenti spesso mortali e anche, perché no, recuperare risorse attraverso le multe per eccesso di velocità che finora avevano portato quasi 20mila euro nelle casse municipali. Il decreto-Salvini entrerà in vigore a partire dal mese di giugno con tre novità principali che riguardano l’autorizzazione per l’installazione degli autovelox, la segnaletica adeguata e i limiti di velocità consentiti. Nel decreto sono stati presi in considerazione anche i casi nei quali l’automobilista può ricorrere alla contestazione immediata della multa. Salvo deroghe, quindi, gli autovelox non potranno essere posizionati su strade in cui il limite è inferiore ai 20 chilometri orari rispetto a quello previsto dal Codice della strada e in città non si potranno usare dove il limite di velocità è sotto i 50 chilometri orari. Viene posto dunque un limite non già agli automobilisti ma alle amministrazioni comunali che non potranno più decidere dove posizionare i dispositivi di rilevazione della velocità, in tal senso la decisione spetterà ai Prefetti.
Il nuovo "decreto autovelox" di Salvini, in vigore da giugno
Decreto Autovelox, a Salerno è tutto da rifare
Da rivedere il piano di mobilità sostenibile già in vigore a Salerno
564
articolo precedente