La Salernitana deferita rischia poco o nulla. La sua posizione è diversa da quella delle altre società coinvolte nella decisione della Commissione Disciplinare Nazionale. Alla Salernitana è stata attribuita la mancata attestazione del pagamento dei contributi Irpef, Enpals e Fondo di fine carriera riguardante gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo da ottobre a dicembre 2008. In pratica la violazione del paragrafo VII dell’articolo 85 delle norme organizzative interne federali relativo alle ritenute e ai contributi mentre all’Avellino, ad esempio, è stato contestato anche il mancato rispetto del paragrafo VI dello stesso articolo 85 relativo agli emolumenti. Alle altre società coinvolte, inoltre, è stata addebitata anche la mancata presentazione del report consuntivo. La posizione della Salernitana, quindi, è più semplice rispetto a quella delle altre. La lettera a del paragrafo VII dell’articolo 85 della N.O.I.F. dice che “le società, entro trenta giorni dalla chiusura di ciascun trimestre, devono depositare presso la Co.Vi.So.C. una dichiarazione… attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera, riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati relativi al trimestre precedente”. Cosa si rischia? L’articolo 8 comma 5 del Codice di giustizia sportiva dice “La società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali … è punita, per ogni inadempimento, con le sanzioni previste dalle medesime disposizioni federali ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica”. In realtà, però, come detto la Salernitana non rischia nulla perché ha 24 giorni di tempo (entro il 30 giugno) per presentare la documentazione mancante ed evitare qualsiasi sanzione o penalizzazione.
Deferimento, cosa dice il regolamento
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