Ha denunciato tutto ai Carabinieri, la madre del 12enne che era diventato la vittima preferita di certi personaggini che a 14 anni si sentono in diritto di picchiare, umiliare, fare inginocchiare un ragazzino solo, indifeso, per giunta più piccolo di loro. La brutta vicenda di Sapri non è finita con la cancellazione del video dal web, video che in tanti, tantissimi avevano già avuto modo di vedere, perché quelle scene sono state viste e analizzate attentamente anche dalle forze dell’ordine. “Bisogna avere il coraggio di denunciare” – dice oggi questa mamma, non la prima, nemmeno l’ultima, purtroppo una delle tante che si trova costretta a difendere il proprio figlio, la propria figlia dalle brutture, dalle insidie di un mondo sempre più social e meno sociale, un mondo in cui capita che un ragazzino viene malmenato alle 18,30 su un lungomare piuttosto frequentato, quello saprese, tra gente che magari passa e se ne infischia. Bisogna denunciare e l’invito è rivolto a tutte le vittime di soprusi, violenze, atti di bullismo: subire in silenzio non serve a nessuno. Né alle vittime, né ai carnefici.
Denunciare: unico modo per “disarmare” i bulli
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