Una punizione che si trasforma in gol, proprio come ai vecchi tempi. Peccato che, a differenza di qualche mese, fa le reti di Re Artù non riescano ad incidere sul risultato, soprattutto se gli ostacoli aumentano e il bomber milanese ha la possibilità di giocare un solo tempo. Ancora una volta, nel bene e nel male, Arturo Di Napoli diventa protagonista indiscusso del match, anzi delle riflessioni del post–partita. La sua assenza dall’undici titolare, in una gara così importante e delicata, con un attacco già orfano di Fava, non può lasciare indifferenti. Soprattutto se poi Re Artù ancora una volta si dimostra l’unico in grado di invertire la rotta. Di Napoli entra e segna, con un colpo dei suoi, su punizione. Il suo gol, però, arriva quando la situazione pare ormai già compromessa. Nonostante tutto, Re Artù regala qualche speranza ai tifosi, riaprendo, seppur per poco, la gara. Il bomber di Rozzano, ad onor del vero, avrebbe pure potuto pareggiare i conti, ma si è divorato una clamorosa palla gol. La sua esclusione ad ogni modo ha seminato stupore ed incredulità. Inizialmente si era diffusa la voce di una possibile influenza che all’ultimo minuto avrebbe impedito a Re Artù di giocare titolare. La realtà invece ha immediatamente superato fantasia e logica. Di Napoli era in panchina semplicemente per scelta tecnica. Del resto, è prassi comune lasciare da parte nelle gare che valgono quasi un’intera stagione l’unico attaccante a disposizione degno di questo nome. La decisione, però, è stata motivata: Di Napoli non ha giocato dall’inizio perché non al top della forma dopo la partita col Grosseto. Peccato che in campo non sia sembrato proprio così. Re Artù ha dimostrato per l’ennesima volta che la sua presenza è necessaria sempre, almeno per sfruttare al meglio qualche palla inattiva. La punizione con l’Ancona ha riportato alla mente alcune delle magie dello scorso campionato. Anche al Del Conero un anno fa Di Napoli trovò il gol su punizione, ma quelli, erano altri tempi…
Di Napoli, un’esclusione che fa discutere
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