DIA: confiscati beni per oltre un milione ad un imprenditore

Francesca De Simone

Società, beni mobili e disponibilità finanziarie, per un valore di oltre un milione di euro, riconducibili ad un imprenditore di Cava de’ Tirreni, Gennaro Ferrara, sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia. Il provvedimento è stato emesso, nell’ambito di un procedimento di prevenzione, dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e della Direzione Investigativa Antimafia. Il decreto di confisca è stato emesso all’esito delle complesse indagini svolte dalla Sezione DIA di Salerno, finalizzate alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale qualificata dell’imprenditore e all’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili, a lui, ai componenti del suo nucleo familiare e ad una persona fisica individuata come prestanome. Il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione -, in via cautelare, aveva già ritenuto accertata la pericolosità sociale dell’imprenditore, in virtù del suo coinvolgimento in articolate indagini, circa collegamenti con il clan Bisogno, che opera a Cava de’ Tirreni, tant’è che aveva emesso, in via cautelare, un decreto di sequestro. L’uomo è stato condannato, con sentenza irrevocabile, per il delitto di associazione mafiosa, di cui all’art. 416 bis c.p. ed è stato recentemente sottoposto ad una misura cautelare personale e patrimoniale all’esito di indagini per i reati di estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori ed esercizio abusivo di attività finanziarie. Sulla base delle risultanze delle indagini patrimoniali svolte dalla DIA, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, è stata documentata l’esistenza di una sproporzione tra il patrimonio e la capacità reddituale dell’imprenditore e dei suoi familiari. Il Tribunale di Salerno ha disposto la confisca di svariate attività commerciali nei settori alimentari e della distribuzione carburanti tutte concentrate nel comune di Cava de’ Tirreni, nonché rapporti finanziari e beni mobili registrati, per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

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