Dalla Vigilia di Natale Domenico Diele – l’attore senese che la notte del 24 giugno scorso, alla guida della propria autovettura, travolse e uccise la quarantottenne, Ilaria Dilillo – è libero per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Nel corso dell’udienza preliminare svoltasi il 20 dicembre dinanzi al Gup del tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, i legali dell’attore avevano chiesto la revoca dei domiciliari, comminati a Diele il 6 luglio scorso dal gip del tribunale di Salerno, Fabio Zunica, al termine dell’udienza di convalida del fermo. Nella stessa udienza del 20, era stata dichiarata inammissibile la costituzione di parte civile per l’associazione “vittime della strada”. Il procedimento davanti al Gup proseguirà il 5 febbraio prossimo, quando si procederà anche con la citazione del responsabile civile, ovvero la compagnia assicurativa chiamata a risarcire. La vittima, ricordiamo, la sera del 24 giugno percorreva la corsia nord dell’autostrada del Mediterraneo in sella al suo scooter quando nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano, fu investita da Diele – 32 anni, volto emergente della tv e del cinema – che stava facendo ritorno a Roma alla guida della sua Audi A3, dopo aver partecipato a Matera alle nozze di una parente. L’attore, al quale il 6 dicembre dello scorso anno era già stata sospesa la patente, subito dopo il tragico incidente era risultato positivo ai test tossicologici effettuati all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. L’indagine venne disposta dal pm della procura di Salerno, Elena Cosentino, che nominò un perito chimico tossicologo forense, la docente dell’Università Federico II di Napoli Maria Pieri. Prima dei domiciliari nell’abitazione romana della nonna con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico, Diele aveva trascorso dodici giorni di reclusione nel carcere di Fuorni – in attesa della disponibilità del congegno elettronico – in una cella del settore transito con altri tre detenuti. https://www.youtube.com/watch?v=e36SHCLwAu4
Diele, libero per decorrenza dei termini di custodia cautelare
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