Roberto Merino convocato per Grosseto? Non è un’eresia. Grassadonia ci sta pensando, il presidente Lombardi, come tutti i tifosi granata, ci spera. Lui gongola e non sta più nella pelle, Rosario il magazziniere ha già preparato la maglia numero 10. Ci sono gli ultimi due ostacoli da superare: la risposta del fisico sollecitato ieri dai 25 minuti disputati contro la Primavera e, di conseguenza, il parere dello staff sanitario. Nell’amichevole infrasettimanale il Maradona delle Ande ha giocato solo un tempo, ma gli è bastato per regalare a Pepe uno splendido assist dopo un assolo dei suoi. Il peruviano vuole convincere Grassadonia e lo staff sanitario a concedergli la possibilità di accomodarsi in panchina per poter giocare uno scampolo di gara già a Grosseto. 10 minuti, 115 giorni dopo l’operazione con una tecnica all’avanguardia a cui il professor Cerulli lo ha sottoposto a Perugia a fine luglio, sarebbero già un piccolo record per il fantasista andino e lo ripagherebbero degli enormi sforzi compiuti in questi mesi. La decisione finale sulla sua convocazione, sulla possibilità di farlo andare in panchina e, addirittura, di farlo entrare in campo, verrà presa solo in extremis. Prudenzialmente i dottori Leo e D’Alessandro sarebbero più propensi a puntare sul prossimo match, quello casalingo col Gallipoli e dosare il suo minutaggio in crescendo da dicembre in poi, ma tenere a bada un Merino scalpitante non sarà per nulla semplice neanche per loro. Naturalmente, il sudamericano sarà chiamato in causa solo in assenza di rischi, di lui da dicembre in poi non si potrà fare a meno per portare a compimento la mission impossible della salvezza.
Difficile tenere a bada Merino
71
articolo precedente