Gol da 3 punti contro l’Ancona, in una prestazione impreziosita dall’assist vincente per Dionisi, rigore pesantissimo contro il Piacenza e chissà cosa sarebbe successo se gli avessero lasciato battere il penalty anche contro la Triestina. La Salernitana vincente delle ultime settimane ha lo sguardo deciso di Federico Dionisi e il sorriso irriverente di Roberto Merino. La strana coppia, uno biondo, alto, slanciato, l’altro moro, brevilineo, tatuatissimo, sta regalando le giocate più belle di questa seconda parte di stagione. Dionisi e Merino vogliono cancellare gli orrori del girone d’andata a suon di gol, scatti, dribbling, numeri da applausi, come quello che hanno confezionato poco prima del 90esimo contro il Piacenza quando, sugli sviluppi di un corner, il bomber laziale ha toccato corto il pallone per Merino che di tacco se l’è portato avanti scavalcando l’avversario, roba che se ci fosse stato il pubblico l’Arechi sarebbe venuto giù. E così col giovane bomber accolto a gennaio con scetticismo dall’ambiente e con il fantasista peruviano che in chiusura delle liste di trasferimento era stato vicinissimo al passaggio al Bologna, importantissimi anche per l’equilibrio dello spogliatoio con la loro simpatia contagiosa, la Salernitana sta cercando di risollevarsi in classifica. Domani Merino tornerà ad Ascoli dove lo scorso anno giocò una delle sue migliori partite: il peruviano regalò a Ganci un pallone tagliato con l’interno sinistro che doveva solo essere accompagnato in rete di testa. Il milanese portò a termine il compito diligentemente. Domani anche Dionisi confida nel peruviano per avere qualche occasione nitida per rendere ancora più cospicuo il suo bottino personale, che per ora parla di 5 gol in 6 partite, più 2 traverse. Con la strana coppia lì davanti tutto è possibile.
Dionisi-Merino, la strana coppia granata
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