Una protesta per non abbassare l’attenzione sull’emergenza ambientale causata della dispersione di dischetti in plastica. Proprio sulla spiaggia nei pressi della foce del Sele, circa cinquanta volontari di Legambiente hanno realizzato un blitz in contemporanea con il passaggio lungo la costa di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che in questi giorni sta facendo tappa in Campania. E dall’imbarcazione, al momento dell’arrivo nei pressi di Paestum, l’equipaggio ha issato lo striscione «Che vergogna!», perché se da un lato sembra risolto l’enigma della provenienza di questi dischetti, dall’altro non si ferma l’inquinamento che questi rifiuti stanno provocando. «Nei giorni scorsi, tramite i nostri legali, abbiamo depositato in Procura una richiesta di accesso agli atti per avere contezza dell’indagine in corso – ha spiegato Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania -. Un’indagine che auspichiamo possa concludersi al più presto, individuando i responsabili di questo scempio ambientale che ci aspettiamo siano perseguiti per reato di inquinamento ambientale come previsto dalla legge sugli ecoreati. Legambiente è pronta a costituirsi parte civile nel procedimento penale che speriamo possa avviarsi nel più breve tempo possibile»Molti dischetti galleggiano ancora in mare e continuano, inarrestabili, il loro viaggio: le ultime segnalazioni giunte a Clean Sea Life – il progetto europeo che mira ad accrescere l’attenzione del pubblico sui rifiuti marini di cui Legambiente è partner – ne confermano la presenza a Sete, in Francia, a 200 km dalla costa spagnola, e in Sicilia a Ustica e Milazzo
Dischetti di plastica, la protesta di Legambiente
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