La completa distruzione degli stupefacenti sequestrati nell'ambito dell'Operazione Captagon segna l'inizio di una fase ulteriore nell'indagine svolta dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Napoli e Salerno, e da un'ampia rete di organi internazionali di cooperazione giudiziaria.
L'operazione “Captagon” è stata il più grande sequestro mai avvenuto di anfetamine, compiuto lo scorso giugno dalla Guardia di Finanza: ben 2,8 tonnellate cui s'aggiunge il sequestro di 84 milioni di compresse, per 14 tonnellate, avvenuto pochi giorni dopo per un valore di oltre un miliardo di euro. Le Procure della Repubblica di Napoli e Salerno hanno messo a fuoco i mercati di riferimento, gli Stati arabi del Nord Africa.
Ad oggi risultano completate le analisi chimiche sull'enorme quantità di droga, che la Guardia di Finanza di Napoli ha distrutto mediante incendio: quasi 17 tonnellate di droga sono finite in un termovalorizzatore di Ravenna. Un pesante convoglio armato ha fatto un viaggio notturno di 9 ore, scortato da elicotteri, per arrivare alle prime luci dell'alba all'impianto ravvenate ed avviare il processo di combustione che richiede un intero giorno.
Una vera operazione militare, con una squadra di sicurezza di 50 militari delle fiamme gialle, selezionati tra gli specialisti antimafia, antidroga e Law and Order, supportati da 2 elicotteri decollati da Pratica di Mare.
La completa distruzione degli stupefacenti sequestrati nell'ambito dell'Operazione Captagon segna l'inizio di una fase ulteriore nell'indagine svolta dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Napoli e Salerno, e da un'ampia rete di organi internazionali di cooperazione giudiziaria.