Dopo settimane di presidi e proteste i precari della scuola, da questa mattina, avviano una fase di riflessione ed organizzazione in attesa della manifestazione nazionale del prossimo 4 ottobre a Roma, quando, insieme ad associazioni, cordinamenti, collettivi e comitati che si riconoscono nella manifestazione indipendente, raggiungeranno il Ministero della Pubblica Istruzione per far ascoltare la propria voce contro i tagli imposti dal governo. Sul banco anche il decreto che prevede l’adozione del maestro prevalente, l’incremento del numero degli alunni per classe, anche più di 30, la riduzione degli organici del personale non docente e di sostegno. Tagli che colpiscono la qualità complessiva del servizio scolastico. A Salerno, questa mattina, i precari hanno incontrato alcuni consiglieri regionali per esternare i propri dubbi sull’intervento della Regione Campania che ha permesso, attraverso un accordo firmato con il Ministero dell’Istruzione, di stanziare 20 milioni di euro che consentiranno di utilizzare il personale docente precario ed gli Ata in attività pomeridiane attraverso progetti regionali. Il finanziamento si aggiunge agli altri 20 milioni di euro promessi dal Governo, per una integrazione salariale a quanti hanno già goduto di una supplenza di almeno 180 giorni nello scorso anno scolastico. Domani, poi, i precari hanno organizzato, presso il Centro Sociale, un’assemblea provinciale aperta ai lavoratori ma anche a genitori e studenti che lamentano aule sopraffollate e carenza di insegnanti di sostegno.
Docenti e bidelli precari in assemblea
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