Entra in vigore il nuovo decreto

Domani il nuovo dpcm, prorogate molte delle misure in vigore dal 7 agosto

Rimangono obbligo di mascherine e quello dei tamponi per chi rientra da alcuni Paesi esteri
Francesca De Simone

Confermato l'obbligo di mascherina al chiuso e all'aperto se non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Così come rimane il dovere di sottoporsi a tampone per chi torna dai 16 Paesi “a rischio”, mentre la capienza per i mezzi pubblici è stata portata all'80 per cento. Sono questi i principali contenuti del nuovo Dpcm che proroga i divieti fissati il 10 agosto scorso e che entra in vigore da domani. Il decreto del presidente del Consiglio per limitare i contagi non prevede invece nessun allentamento per il pubblico degli eventi sportivi. «Nello stadio l'assembramento è inevitabile- ha detto proprio Conte respingendo le richieste avanzate dai club – l'apertura la trovo inopportuna». «Possiamo affrontare con fiducia l'autunno – ha aggiunto però il premier – Non saremo più nelle condizioni di disporre un lockdown generalizzato, se le cose andranno male potremo intervenire con misure molto circoscritte sul piano territoriale».

Per l'uso delle mascherine le regole non cambiano: è obbligatorio indossarle nei luoghi chiusi aperti al pubblico, mezzi inclusi, e comunque quando non si può garantire il distanziamento. Confermate le nuove regole sui mezzi pubblici, la cui capienza limite, alla luce del pressing esercitato dalle Regioni, è fissato all'80 per cento dei posti (anche per chi viaggia in piedi), mentre gli scuolabus potranno viaggiare pieni, purché i ragazzi non restino a bordo più di un quarto d'ora.

Confermato anche l'obbligo di sottoporsi a tampone per chi nei 14 giorni precedenti è stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta: si può entrare in Italia solo con un test negativo che abbia meno di 72 ore. Oppure bisogna fare, entro 48 ore dall'arrivo, un tampone in aeroporto, in porto o alla frontiera; la terza possibilità è andare a farlo alla Asl o nei drive-in disponibili sul territorio restando, fino a quel momento, in isolamento fiduciario. Confermata pure l'ordinanza varata subito dopo Ferragosto con la quale il ministro della Salute ha vietato il ballo nei locali pubblici e imposto l'obbligo di mascherina anche all'aperto, nei luoghi della movida dov'è più facile che si creino assembramenti, dalle 18 alle 6 del mattino.

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