La Procura di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità nella morte di Anna Materazzi, 52 anni, deceduta all’ospedale “San Luca” dopo cinque giorni di ricovero. La donna era giunta in ospedale dopo un ritardo di quasi due ore nei soccorsi, un lasso di tempo che potrebbe aver aggravato in modo irreparabile le sue condizioni.
Il magistrato di turno ha affidato l’incarico al medico legale Adamo Maiese, chiamato a svolgere gli accertamenti irripetibili necessari per chiarire le cause del decesso. L’esame esterno della salma è stato completato in mattinata, e il pm ha disposto il dissequestro per consentire la celebrazione dei funerali, inizialmente sospesi, che si terranno nel pomeriggio.
Anna Materazzi, residente a San Mauro Cilento, aveva bisogno di un intervento urgente. Tuttavia, l’ambulanza ha impiegato quasi due ore per raggiungere la sua abitazione, sollevando pesanti interrogativi sull’efficienza del servizio di emergenza territoriale. Ora la Procura intende accertare se si sia trattato di negligenza organizzativa o di altri fattori legati a un presunto caso di malasanità.
La vicenda ha sollevato un’ondata di indignazione tra i cittadini e le associazioni locali. Il presidente del Codacons Cilento, Bartolomeo Lanzara, ha dichiarato: “Questa tragedia è la drammatica conseguenza di una sanità abbandonata a se stessa. Nel Cilento, soprattutto nelle aree interne, la carenza di personale medico e infermieristico è ormai cronica. La scelta di depotenziare i Saut è stata un errore gravissimo.”
Lanzara punta il dito contro le istituzioni locali e regionali: “Molti sindaci, che dovrebbero essere le massime autorità sanitarie, hanno scelto il silenzio invece di protestare. È necessario un incontro urgente con i vertici dell’Asl per trovare soluzioni immediate.”
Il Codacons ha annunciato l’intenzione di presentare una diffida formale agli organi competenti e invita cittadini, sindaci e media locali a unirsi in una campagna di protesta civile. “È necessario garantire un sistema sanitario capillare, equo e dignitoso per tutti i cittadini del Cilento. Non possiamo più tollerare situazioni che mettono a rischio vite umane.”