Dopo Naimoli, anche Sammartino racconta il meccanismo delle sentenze pilotate

Redazione

Anche Salvatore Sammartino sceglie la linea della piena collaborazione con gli inquirenti che hanno scoperchiato il vaso di Pandora delle sentenze pilotate alla commissione tributaria regionale. Dopo la confessione del collega Giuseppe Naimoli, Sammartino racconta nei minimi dettagli come funzionava il sistema ricostruito dalle indagini della Procura di Salerno e della Guardia di Finanza.

Nell’interrogatorio di garanzia in carcere, vengono fuori date, nomi, circostanze, conferme delle accuse ma anche molti distinguo rispetto a singoli fatti addebitati. La collaborazione di Sammartino e Naimoli, spiana la strada ad ulteriori sviluppi. I due segretari della commissione tributaria regionale, infatti, erano il perno attorno a cui ruotavano consulenti fiscali, imprenditori ed amministratori di società disposti a pagare pur di aggiustare le sentenze d’appello sulle loro pendenze con il fisco.

Sentenze che venivano emesse, in sede camerale e mai in udienza pubblica, dai giudici Fernando Spanò e Giuseppe De Camillis. Entrambi sono prossimi agli interrogatori davanti al gip dopo essere stati arrestati con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Ci sono video, infatti, che li riprendono mentre intascano le mazzette ed intercettazioni che documentano regalie ed interessi incompatibili con la loro funzione.

Ma ad offrire riscontri agli investigatori sono stati anche le altre persone finite dietro le sbarre. In molti hanno ammesso e vuotato il sacco; altri si sono riservati di mettere a verbale la loro confessione; ma tutti chiederanno almeno la revoca delle misure cautelari.

https://www.youtube.com/watch?v=ZqdnruK6DzI

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