Il 2024 racconta la riorganizzazione territoriale dell'agenzia interforze e la sua proiezione internazionale

Dopo venti anni, torna il calendario della Dia

La presentazione, occasione per incontrare il nuovo Capo della Sezione Operativa di Salerno
Francesca Salemme

La presentazione del calendario 2024 della Direzione Investigativa Antimafia (già presentato la scorsa settimana a Roma, dal Direttore, il generale Michele Carbone, a Palazzo San Macuto), è stata l’occasione per incontrare il tenente colonnello dei CC Fabio Gargiulo, da tre mesi a capo della sezione operativa di Salerno, che, nel ricordare che la provincia salernitana non è immune ai fenomeni mafiosi, mira – di concerto con il Procuratore Borrelli e di tutte le forze dell’ordine – a restituire una più aderente analisi del fenomeno mafioso locale perché troppo storicizzato.  

L’albo della Dia – che ritorna a distanza di 20 anni dall’ultima edizione – racconta la riorganizzazione territoriale dell’ufficio, che ricordiamo è un’agenzia interforze, e la sua proiezione internazionale. Perché se le investigazioni preventive (finalizzate a definire le connotazioni strutturali, le articolazioni e i collegamenti interni e internazionali, gli obiettivi e le modalità operative delle organizzazioni criminali) e le investigazioni giudiziarie (in cui vengono privilegiate l’analisi del fenomeno nel suo complesso e il contesto del reato associativo),  sono evidenti, meno noto è il reparto che si occupa della Cooperazione internazionale che promuove e sviluppa i collegamenti informativi e operativi con gli organismi esteri specializzati nella lotta al crimine organizzato transnazionale.

La Dia è, infatti, project leader di @on, una rete operativa a disposizione forze di polizia che consente ai Paesi partner (38) di ottenere informazioni mirate e svolgere in tempi brevi servizi di cooperazione di polizia sul campo, al fine di poter meglio smantellare le OCG di alto livello delle reti della criminalità organizzata, comprese le organizzazioni mafiose italiane, russe, di etnia albanese, nonché le bande dei motociclisti e le attività di riciclaggio connesse.

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