Dossier contro Caldoro: condannati Sica e Cosentino

Redazione

La Loggia P3 esisteva davvero e puntava a condizionare la vita pubblica tramite faccendieri, esponenti politici e personaggi che agivano nell’ombra per rimestare il calderone delle istituzioni e trarre vantaggio per i propri affari o ambizioni personali. La nona sezione penale del Tribunale di Roma ha emesso delle sentenze di condanna per i membri della Loggia P3 al termine di un processo che ha visto, tra gli imputati, oltre al faccendiere Flavio Carbone anche l’ex sottosegretario all’Economia già plenipotenziario di Forza Italia in Campania, Nicola Cosentino ed il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica. Cosentino e Sica sono stati condannati a dieci mesi di reclusione, per diffamazione e violenza privata per aver confezionato ed utilizzato un falso dossier contro Stefano Caldoro, al fine di ostacolarne (nel 2010) la candidatura a presidente della Regione Campania, cui aspirava lo stesso Cosentino. Sica si sarebbe prestato per ambizioni personali, tanto che fu nominato assessore regionale su pressioni di Denis Verdini (allora coordinatore nazionale del Popolo delle Libertà) salvo poi dimettersi in seguito all’inchiesta e allo scandalo sulla Loggia P3. Per questa storia Sica ha già chiesto pubblicamente scusa, ammettendo le sue responsabilità e pagando dazio in termini di isolamento politico, terminato di recente con un chiarimento ed un riavvicinamento a Forza Italia. Caldoro ed i suoi, d’altronde, anche nelle ultime ore hanno invitato chi sa a parlare a spiegare chi erano i veri mandanti di quel dossier. Ad ogni modo, secondo i giudici romani la Loggia P3 era un’associazione segreta costituita contro la Legge Anselmi. Al gruppo è attribuita “una serie di delitti di corruzione, abuso d’ufficio, illecito finanziario dei partiti, diffamazione e violenze private”. Oltre a Sica e Cosentino, condanna anche per il faccendiere Flavio Carboni a 6 anni e 6 mesi, risarcimento simbolico di un euro a Stefano Caldoro (come da lui stesso richiesto) e pagamento delle spese processuali.

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