Da una indagine internazionale di Inrix, una società privata statunitense che fornisce dati e analisi basati sulle condizioni del traffico in tempo reale e sulla sicurezza stradale, viene fuori che i salernitani, nel 2024, hanno perso quasi 2 giorni pro capite nel traffico cittadino. Non siamo ancora ai livelli di Roma e Milano, ma Salerno supera Napoli e si colloca al 12° posto a livello nazionale nella speciale classifica delle città più caotiche. Tempo prezioso sottratto al lavoro, alla famiglia, al tempo libero in imbottigliamenti, lavori, cantieri e strade chiuse. Una criticità non da poco che si aggiunge alla problematica legata alla sicurezza di alcuni tratti che erano e restano a rischio, come il Lungomare Marconi, teatro, purtroppo, di numerosi incidenti e investimenti, spesso mortali. Il report Inrix si basa sul grado di impatto, ovvero il pendolarismo calcolato in base alla popolazione di una città e al ritardo attribuibile alla congestione, e quindi le ore perse nel traffico. Per la cronaca, tra le strade maggiormente intasate c’è via Torrione, seguita da Corso Garibaldi e via Roma. E poi ancora via Irno, via Mattia Farina – all’uscita di Sala Abbagnano della tangenziale – e Lungomare Marconi. Non bastasse il triste primato regionale, c’è da dire che Salerno è addirittura più ingolfata di Barcellona e Madrid, dove si perdono 40 ore all’anno nel traffico. Numeri piuttosto preoccupanti, soprattutto in termini di inquinamento acustico e ambientale, dati che impongono una seria riflessione sul tema viabilità urbana.
Da una indagine statunitense, i salernitani "perdono" 43 ore all'anno nel traffico veicolare
Dossier Inrix sul traffico: Salerno “maglia nera”
Dati preoccupanti, in termini di inquinamento acustico e ambientale, che impongono una riflessione
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