E’ una situazione critica quella che emerge dal report sulle liste di attesa stilato dall’Osservatorio “Hi-Healthcare Insights” della Fondazione The Bridge, che fotografa un quadro eloquente per le due Aziende sanitarie della provincia di Salerno. I limiti per le urgenze vengono costantemente sforati: è quanto raccontano i numeri messi in risalto e che fanno riferimento all’anno precedente su prestazioni ambulatoriali e ricoveri al Ruggi e all’Asl Salerno. Stando allo studio, ci sono ben dieci tipi di prestazione in cui nell’ambito dell’azienda ospedaliera universitaria di Salerno si assiste ad uno slittamento dei tempi rispetto ai limiti del ministero della Salute: si tratta di colecistectomia laparoscopica, emorroidectomia, endoarteriectomia carotidea, chirurgia per melanoma, chirurgia per tumore maligno della tiroide, chirurgia per tumore maligno alla prostata, chirurgia per tumore maligno al retto, interventi per la protesi all’anca e riparazione ernia inguinale. I ritardi riguardano in particolare la cosiddetta “classe A”, laddove il limite è fissato a 30 giorni, con l’eccezione del tumore maligno alla mammella dove, al Ruggi, gli slittamenti sono più evidenti in classe B, con una soglia di due mesi. E in diversi casi si va oltre i termini in entrambe le “classi”. Criticità si registrano pure per quanto riguarda l’Asl Salerno, con tempi troppi lungi in classe A per interventi sul tumore maligno del retto e in classe B per l’emorroidectomia. Arriva così l’allarme degli esperti sulla situazione delle liste d’attesa, sempre più ingolfate.
Dossier liste d’attesa: sforati limiti del Ministero
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