Sono ancora tanti i pezzi da risistemare nel dramma familiare di Fisciano. Mentre la piccola di 2 anni, lanciata dal padre dalla finestra di casa, al terzo piano della palazzina su corso San Vincenzo, sta meglio e presto potrebbe lasciare il Santobono a Napoli, la Procura di Nocera Inferiore prova a chiarire quanto successo quella domenica nell’appartamento di Fisciano e soprattutto quale lo stato di salute del 41enne, papà della piccola, che al momento resta ristretto nel carcere di Salerno. Come richiesto dal sostituto procuratore Roberto Lenza, giovedì sarà affidato l’incarico ad uno specialista che sottoporrà l’uomo a perizia psichiatrica. Il 41eenne al gip ha confessato di aver lanciato la figlia dalla finestra di casa, dopo aver sentito per giorni “la voce di Dio” che gli diceva di farlo. Inoltre, pochi giorni prima del terribile gesto, il 41enne aveva chiamato i carabinieri, dopo aver ricevuto un pacco postale con dentro un termometro dicendo che dentro vi era una bomba per la figlia. L’uomo fu sottoposto a visita neuropsichiatra dalla quale emerse un forte stato di stress ed esaurimento. Tutti aspetti ora in fase di accertamento. Da valutare, inoltre, anche la posizione della madre della piccola. Il giudice presso il Tribunale dei minori ha chiesto ulteriori informazioni ai servizi sociali del Comune di Fisciano.
Dramma di Fisciano, giovedì perizia psichiatrica per il papà
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