Non solo lo spaccio di droga ma ci sono anche reati contro la pubblica amministrazione e il patrimonio nell’inchiesta condotta dalla Procura di Potenza conclusa questa mattina dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Potenza e dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina che hanno arrestato 23 persone, residenti tra il Vallo di Diano e il capoluogo lucano, accusate di far parte, a vario titolo, di un’associazione criminale che aveva come scopo principale lo spaccio di droga. Secondo la Dda di Potenza, l’organizzazione faceva capo al salese Luigi Terruzzi che, seppur in regime detentivo, con l’aiuto di familiari e sodali, organizzava l’acquisto e lo spaccio di droga. Nell’inchiesta compare anche il nome di un agente della Polizia Penitenziaria, all’epoca dei fatti in servizio presso l’Istituto Circondariale di Potenza, corrotto dallo stesso Terruzzi per ottenere favori in ambito carcerario. Inoltre gli indagati avrebbero intestato a terzi consociati o meri amministratori formali società e rapporti finanziari, così da eludere le disposizioni di legge ni materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale. Ricostruite, dagli inquirenti, numerose truffe aggravate ai danni dell’Inps. Terruzzi e i suoi sodali avrebbero eseguito fittizie assunzioni di lavoratori, molti dei quali erano addirittura soggetti sottoposti al regime carcerario, o loro prossimi congiunti, nonché familiari e conoscenti, ai quali l’Inps ha nel tempo corrisposto tutta una serie di indennità non dovute. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati oltre 2 kg di hashish, occultati in un ambiente impervio di campagna, e beni per un valore di circa 100mila euro.
L'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza
Droga, corruzione e truffa, 23 arresti tra Sala e Potenza
Le 23 persone arrestate facevano parte, a vario titolo, di un’associazione criminale che aveva come scopo principale lo spaccio di droga
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