Droga e atti intimidatori, blitz dei carabinieri tra Capaccio ed Agropoli

Redazione

Era tornato a capo di un sodalizio criminale per il traffico e lo spaccio di droga. Umberto Rossi, 70enne, in passato vicinissimo a Raffaele Cutolo, stavo provando a rafforzare il suo potere nelle zone di Capaccio ed Agropoli. Il progetto criminale è stato fermato stamattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Salerno che, agli ordini del tenente colonnello Enrico Calandro e del maggiore Alessandro De Vico, lo hanno arrestato. Con Rossi, sono finite in carcere altre nove persone. Altre due, invece, sono state colpite da misure cautelari ai domiciliari. Le indagini, coordinate dal pm Marco Colamici della Dda di Salerno, furono avviate nel 2015, dopo una serie di attentati incendiari avvenuti tra settembre ed ottobre ai danni di un autolavaggio di Capaccio, in zona Licinella. L’attività investigativa portò all’arresto di Giancarlo Rossi, gestore di un’ampia piazza di spaccio. L’arresto di Rossi, è stato accertato dagli inquirenti, provocò problemi alla famiglia, a causa delle pressioni di una gruppo di fornitori di droga del napoletano con cui Giancarlo Rossi aveva contratto, senza onorarlo, un debito di 50mila euro. Da quel momento toccò ad Umberto Rossi, assumere il comando del gruppo prima capeggiato dal figlio. Oltre che di spaccio di droga, gli arrestati sono accusati anche di detenzione di armi. La banda programmava aggressioni violente, con l’uso di armi, nei confronti di alcuni pregiudicati che spacciavano in modo autonomo sul territorio. Nel corso dell’indagine, il 30 novembre 2015 per evitare la gambizzazione di un pregiudicato, furono effettuate numerose perquisizioni durante le quali vennero trovate 800 cartucce di vario tipo e calibro e due pistole automatiche in possesso a Marco Di Mieri, 30 anni, che fu arrestato. https://www.youtube.com/watch?v=dRBKKnI4tFw

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