L’indagine della Dda di Salerno

Droga ed armi in un garage a Pagani, blitz delle fiamme gialle

Kalashnikov, pistole e bombe a mano. Era un vero arsenale di armi quello che era nelle disponibilità di un gruppo criminale smantellato all’alba dai finanzieri.
Simona Cataldo

Due soggetti di copertura, un intermediario, due responsabili e custodi, un gestore e un collaboratore. Sono sette le persone finite nell'inchiesta conclusa stamattina dei finanzieri del Comando Provinciale e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. Il Procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, ed il comandante delle Fiamme Gialle, il Generale Danilo Petrucelli, nel corso di una conferenza stampa hanno illustrato i dettagli dell'indagine, partita nel maggio del 2019.

Ad aprire il fronte investigativo fu una perquisizione, effettuata dai finanzieri di Nocera Inferiore, in un garage in un parco residenziale di Pagani dove furono trovati un kalashnikov con silenziatore, un fucile a pompa, 5 pistole, 4 bombe a mano, oltre 500 cartucce di vario calibro e 20 kg di marijuana. Il garage, fu subito accertato, era in uso ad una insospettabile, che dietro compenso mensile di 1000 euro, ne custodiva le chiavi. Solo successivamente, grazie ai filmanti delle telecamere di sorveglianza in funzione nelle vicinanze, sono stati individuati i veri componenti del sodalizio criminale e ricostruiti i ruoli nell'organizzazione. Tre degli indagati, tutti ai domiciliari, inoltre, percepivano il reddito di cittadinanza. Nel corso delle indagini è stata accertata l'attività di spaccio organizzata da due giovani di Pagani che sono stati arrestati e condotti in carcere.

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