Il fatto che la droga non sia filtrata oltre la sala colloqui, vuol dire che il sistema dei controlli così come potenziato dalla nuova direzione della Casa Circondariale di Fuorni comincia a dare ai suoi frutti. È quanto trapela dal carcere di Salerno, non senza un pizzico di soddisfazione per quanto accaduto nelle scorse ore. La compagna di un detenuto ha provato ad introdurre durante un colloquio ben mezzo chilo di droga, tra hashish e cocaina, nonché un telefonino. Ma questa volta, a differenza di quanto accadeva in passato, né lo stupefacente né il cellulare sono passati indenni ai controlli. La direttrice Rita Romano e la Polizia Penitenziaria ritengono di aver bloccato il rifornimento a quella che potrebbe essere una vera e propria piazza di spaccio interna alla casa circondariale di Fuorni. Se qualcuno pensava di continuare a fare i propri traffici anche nel penitenziario, evidentemente si sbagliava. Di più non filtra, né ci sono dichiarazioni ufficiali. La magistratura ha in corso approfondimenti, anche perché le persone coinvolte (il detenuto e la sua compagna, da ieri sera anche lei dietro le sbarre) sono contigue ad un grosso clan del Salernitano. Il tentativo di portare droga nelle celle di Fuorni non è nuovo, così come non è un mistero che alcuni detenuti provino a spacciare ed altri siano assuntori abituali di stupefacenti. Per evitare che episodi del genere si ripetano, sono allo studio lavori di messa in sicurezza complessiva e di implementazione tecnologica così come richiesto anche dai sindacati della polizia penitenziaria. https://www.facebook.com/LiraTV/videos/702471630229743/
Droga in carcere: sequestrato mezzo chilo di stupefacenti a Fuorni
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