Due anni fa l’incendio di Montecorice

Redazione

I segni devastanti lasciato dal passaggio del fuoco sono ancora oggi ben visibili, a due anni di distanza dall’incendio che tenne con il fiato sospeso i residenti ed i vacanzieri di Montecorice ed Ogliastro Marina. Durante il nostro viaggio nelle splendide pinete a picco sul mare, ettari ed ettari di macchia mediterranea che s’affacciano sull’Isola di Licosa, scopriamo come la natura stia facendo il suo corso, seppur lentamente. La vegetazione sta restituendo ai suoi colori e alla sua fauna quella parte di collina distrutta dalle fiamme dolose appiccate il 22 agosto di due anni fa. Gli alberi bruciarono così in fretta che per diciotto ore si temette il peggio, e centinaia di villeggianti e cittadini cilentani rimasero ostaggio della furia del fuoco. In molti ripararono sulle spiagge e non furono poche le case abbandonate, le automobili distrutte, le bombole del esplose. Due i campeggi sgomberati ed una statale, la 267, riaperta solo dopo due giorni. Dopo l’ordinanza del sindaco di Montecorice, la Protezione civile allontanò 1.400 persone per un incedio che i Vigili del fuoco e la protezione civile non esitarono a definire doloso. Per domarlo, arrivarono 6 elicotteri e un battaglione di terra, più un Canadair da 5mila litri d’acqua e due idrovolanti. Nonostante tutto, molte piante di pino di Aleppo riuscirono a salvarsi; le stesse che oggi generano nuovi germogli. Gli stessi che fra qualche anno ricostituiranno la pineta andata distrutta per mano di uomini che ancora oggi restano sconosciuti ed impuniti.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.