E’ durato poco più di un’ora l’incontro, in carcere, tra il gip Francesco Guerra del Tribunale di Salerno e Franceso Iacovazzo, 72enne, autore del duplice omicidio di Rosario Montone e Carmine De Luca, avvenuto all’alba di martedì al mercato Ittico di Salerno. Nessuna dichiarazione in più, rispetto a quanto già riferito nella stessa giornata di martedì al pm Gianpaolo Nuzzo, una volta presentatosi alla Stazione dei Carabinieri di Mercatello e consegnato la pistola utilizzata per uccidere Montone e De Luca. Iacovazzo anche stamattina ha parlato di “situazioni pregresse che c’erano tra lui e gli ex colleghi” e “di continue provocazioni”. «Nulla in più rispetto a quanto già raccontato ed ammesso» precisa l’avvocato Antonio Boffa che, però. chiarisce alcuni aspetti relativi alla pistola, legalmente detenuta ma con porto d’armi non più valido, utilizzata per aprire il fuoco sulle due vittime «Iacovazzo ha spiegato che era sua abitudine andare al mercato sempre armato perchè temeva di essere aggredito» dice Boffa «anche martedì quando, per verso le tre, è arrivato per prima volta al mercato la teneva con sè. E’ poi andato via e tornato sperando di trovare altri prodotti a migliore prezzo». Dichiarazioni al vaglio del pubblico ministero Nuzzo che nel pomeriggio conferirà anche gli incarichi per le autopsie sulle salme delle vittime: gli accertamenti inizieranno domani. I familiari di Carmine De Luca, assistiti dagli avvocati Massimo ed Emiliano Torre, hanno nominato un medico legale di parte, il dott. Giovanni Zotti. La moglie e le figlie del 48enne salernitano, deceduto durante il trasporto in ospedale, aspettano chiarimenti su tempi e modalità dei soccorsi.
I legali di De Luca chiedono chiarezza sui tempi dei soccorsi
Duplice omicidio al mercato Ittico, Iacovazzo dal giudice
L'omicida "Andavo sempre al mercato armato". Previste domani le autopsie
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