Se e quando finirà la pandemia, non sarà un lieto fine con i fiori d'arancio. E' quanto emerge dal rapporto dell'Istat “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi – anno 2020” che parla di un «crollo di portata eccezionale» che ha quasi dimezzato il numero delle nozze in un solo anno.
Due anni fa sono stati celebrati 96mila 841 matrimoni, 87mila in meno rispetto al 2019.
Segnali di ripresa arrivano dai dati provvisori dei primi nove mesi del 2021 che indicano, rispetto allo stesso periodo del 2020, un raddoppio dei matrimoni, ma la ripresa, dice sempre l'Istat, non è sufficiente a recuperare quanto perso. Ed è proprio il rapporto statistico che censisce che nel 2020, a Salerno e provincia, i «sì» pronunciati sono stati ancora meno: – 60% rispetto al 2019. Due anni fa nel nostro Paese la flessione è stata del -47,4%. Ancora più grave la flessione nel Salernitano – territorio scelto anche da tanti turisti e stranieri per le location da favola, da Ravello a Positano – dove sono stati solo 1.719 le coppie che si sono scambiate fedi e promesse (di cui 424 con almeno uno sposo straniero, 44 sposi entrambi stranieri). Per capire la gravità della crisi basti pensare che nel 2019, erano stati celebrati 4mila 307 matrimoni cifra simile a quelli del 2018, quando erano stati 4mila 906. Più nel dettaglio: a Salerno città, i matrimoni celebrati nel 2020 sono stati 181; nel 2019, erano stati 368. A livello regionale, invece, due anni fa, sono stati celebrati 10mila 128 matrimoni mentre nel 2019 ne erano stati celebrati 22mila 997- L'Istat rileva che la battuta d'arresto si osserva a partire da marzo 2020 con picchi ad aprile e maggio proprio per via delle pesanti restrizioni imposte dalla pandemia. Quanto alla distribuzione territoriale, l'Istituto nazionale di statistica rileva che il calo è molto più pronunciato nel Mezzogiorno (-54,9%) rispetto al Centro (-46,1%) e, soprattutto, al Nord (-40,6%).