È il giorno dell’ultimo saluto per Paola Larocca e Rodolfo Anastasio, la coppia di salernitani al centro dell’omicidio- suicidio avvenuto mercoledì scorso a San Mango Piemonte.
Il giorno delle lacrime e del dolore, per gli amici, i parenti, i figli della coppia che dopo 36 anni di matrimonio, era in fase di separazione. Una separazione che, da quando era stata avviata ufficialmente, aveva assunto toni sempre più tesi, tant’è che una settimana prima della tragedia, Paola si era recata da un avvocato per inviare una diffida al marito, evidenziando il suo comportamento aggressivo degli ultimi tempi, e “minacciarlo” di attivare le misure previste dal “codice rosso”.
Una situazione che, secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri di Salerno, agli ordini del maggiore Antonio Corvino, era ben nota ad Anastasio che avrebbe preso contatti con il suo legale il giorno prima dell’omicidio-suicidio. Un episodio questo che, unito ad altri riscontri dei militari dell’Arma, fa propendere sempre di più per una premeditazione da parte dell’uomo sia dell’omicidio della moglie, sia del suo estremo gesto.
Due funerali distinti e a poche ore di distanza l’uno dall’altro, che si sono potuti svolgere al termine delle autopsie. Il medico legale incaricato dalla Procura (titolare delle indagini è il sostituto Carlo Rinaldi) prima ha eseguito esami e controlli sul corpo della donna per certificare ciò che si era già intuito dall’esame esterno: le sono state fatali le tre coltellate in punti vitali (petto, schiena e ventre) sferratele dal marito nel giardino della villetta del Parco Fiorito. Poi è stato effettuato l’esame autoptico sul corpo di Anastasio, per il quale i familiari hanno deciso di nominare un perito di parte per accertamenti ancora più accurati. In tarda mattinata si sono concluse le operazioni, dando così la possibilità di autorizzare il dissequestro delle salme e l’organizzazione delle esequie.