Sindacalista "da battaglia", una vita in trincea a difesa di lavoratori e pazienti

E’ morta Margaret Cittadino, la “paladina” dei diritti

Incredulità tra i colleghi sindacalisti: "un esempio per tutti"
Ivano Montano

Stamattina ci è crollato il mondo addosso, a tutti noi che l’abbiamo conosciuta, apprezzata, intervistata tante volte e le sue non erano mai parole banali o stereotipate. Stamattina è crollato il mondo addosso ai tanti colleghi sindacalisti che negli anni, in questi decenni difficili hanno seguito le sue orme, il suo illuminato esempio di donna con gli attributi, capace di mettersi tutto e tutti contro pur di far valere i diritti dei lavoratori e di comuni uomini e donne vittime di ingiustizie, tanto da meritarsi il ruolo di Presidente del Tribunale per i diritti del malato. Di battaglie ne ha vinte tante, Margaret Cittadino, ma quel lungo, estenuante braccio di ferro contro il male che l’aveva aggredita purtroppo è stato coraggioso quanto inutile. Perché il bene trionfa sempre sul male, ma poi c’è sempre qualche maledetta eccezione alla regola. Margaret adesso può riposare in pace, dopo aver vissuto h-24 in prima linea. Nemmeno l’aggeggio artificiale che l’aiutava a respirare, negli ultimi tempi, ne ha rallentato i ritmi frenetici, nemmeno la minaccia costante della malattia che incalzava ne aveva fiaccato la forza di continuare a combattere per una sanità migliore per tutti, operatori e pazienti. La forza di combattere per un mondo migliore. Speriamo l’abbia già trovato, quel mondo migliore, dove non è più necessario lottare: quello dei “Giusti”.

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