Verificare lo stato di diossina nell'aria e nel terreno e capire se si è trattato di dolo oppure di un cortocircuito. Il giorno dopo la grande paura, in via Bosco Secondo ad Eboli, questo attendono di sapere cittadini, amministratori locali e produttori della zona.
Fiamme di circa trenta metri ieri sera hanno distrutto la struttura del Consorzio Jonico ortofrutticolo, nell'aera industriale di Eboli. L'incendio è divampato verso le 20, solo un'ora prima i lavoratori aveva lasciato il capannone. La struttura di circa 10mila metri quadrati è stata completamente arsa dalle fiamme. Macchine e attrezzature per la lavorazione dei prodotti degli orti e della frutta sono andate distrutte, ridotte in cenere anche le pedane in legno che erano nel piazzale. Le prime squadre dei vigili del fuoco sono arrivate da Eboli, Agropoli e Giffoni, poi è stato necessario l'intervento dei colleghi del comando provinciale di Salerno e successivamente altre squadre sono arrivate da Napoli. Il vento e la potenza delle fiamme hanno reso le operazioni di spegnimento molto complicate. Molti residenti hanno dovuto lasciare le proprie case. Ci sono volute circa due ore per contenere le fiamme e scongiurare il pericolo che si allargassero a dismisura. L'incendio ha «sviluppato un notevole rilascio di prodotti di combustione in atmosfera». L'incendio, è stato accertato dai vigili del fuoco, è partita dal deposito del consorzio.