Le indagini dei Carabinieri sono durate un anno

Ecco come sono stati incastrati sei ausiliari della sosta ad Amalfi

Il gip del Tribunale di Salerno li ha sospesi per dodici mesi
Girolamo Budetti

Sei dipendenti di Amalfi mobilità, società municipalizzata del Comune di Amalfi che gestisce i parcheggi, sono stati sospesi perché intascavano direttamente i soldi della sosta. Li hanno scoperti i Carabinieri.

Le segnalazioni

I carabinieri di Amalfi si sono mossi sulla base delle tante segnalazioni da parte di chi aveva pagato la sosta del parcheggio sul porto, alla fine del Lungomare dei Cavalieri, direttamente all'ausiliario di Amalfi mobilità, invece di utilizzare la cassa automatica.

Incastrati dalle telecamere

È stato l'impianto di videosorveglianza ad incastrare i sei ausiliari sospesi dal servizio. In oltre 300 episodi in tre mesi di osservazione, dopo aver verificato il tempo effettivo di sosta si facevano consegnare la somma dovuta a mano, invece di inserire il dovuto nella cassa continua. Insomma, intascavano il denaro dando agli automobilisti un gettone "scarico", che apriva la sbarra posta all'uscita del parcheggio. Più spesso, però, invitavano le persone ad attendere in auto nell'area di uscita dal parcheggio, riscuotendo direttamente il denaro previsto per la sosta facendo uscire le vetture attivando manualmente la sbarra, con un pulsante di emergenza, bypassando l'utilizzo della cassa automatica.

Il danno alle casse comunali

Circa un anno fa, con le stesse accuse, era stato arrestato un altro dipendente di Amalfi mobilità. Sono seguiti mesi di indagini, supportate da intercettazioni telefoniche, che hanno spinto il GIP del Tribunale di Salerno a disporre la sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio per dodici mesi, con interdizione totale dalle attività. Si calcola che il danno alle casse comunali amalfitane ammonti a circa 10.000 euro e non si esclude che possano esserci altre persone coinvolte.

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