Pescare nel torbido è sport assai diffuso, soprattutto quando le sentenze non sono sfavorevoli alla Salernitana. La decisione della commissione disciplinare ha sorpreso quanti si attendevano ben altro verdetto per poter continuare nell’operazione di attacco al Presidente e di linciaggio alla Salernitana spingendola ancor di più sul baratro. Ed invece la Giustizia Sportiva ha chiaramente rilevato che il deferimento non era fondato e doveva dunque essere rigettato. Qui non si tratta di cavilli o di eccezioni che hanno fatto saltare il banco dell’accusa, ma di una decisione nel merito chiesta ed ottenuta dai legali della società granata. Ed invece si continuano a fare le pulci alle sentenze, utilizzando ogni dettaglio, anche il più marginale per alimentare dubbi e sospetti sulla gestione di Lombardi. Eppure basta leggere attentamente il dispositivo per rendersi conto che i passaggi chiave sono ben altri e con tanto di insegnamento unanime e costante della Suprema Corte di Cassazione. Nel caso concreto, quindi nel merito dei rapporti tra Cassino e Salernitana – scrivono i giudici della Commissione Disciplinare – non sussiste una prova certa, diretta a dimostrare la manifestazione di una posizione di una influenza dominante in capo al MUROLO nella SALERNITANA CALCIO. E’ questo il passaggio chiave che viene sistematicamente omesso. Se l’ottimo lavoro investigativo della procura federale non ha prodotto questa prova, di cosa parliamo? Perché in città c’è chi alimenta ancora sospetti ed ombre augurandosi scenari apocalittici per il club granata? Per i legali della Salernitana i contratti di sponsorizzazione non rappresenterebbero ” forme di occulta ricapitalizzazione della società ” quanto piuttosto configurerebbero una “operazione di carattere commerciale connotata da elementi di assoluta normalità e regolarità di bilancio, secondo prassi e procedure che possono riscontrarsi in numerose altre società professionistiche” tra l’altro ” assolutamente coerenti nei propri contenuti. Ora non resta che aspettare le decisioni del Tribunale di Salerno dove in sede civile c’è un’altra partita, ancor più importante. E’ ovvio che un conto è la giustizia sportiva un altro è quella ordinaria ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Ecco perché la sentenza è favorevole alla Salernitana
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