In tarda mattinata ha preso il via la trattativa tra la società Ecoambiente ed i sindacati dei lavoratori sul salario di secondo livello. Se si dovesse trovare una soluzione, sarebbe da subito revocato lo stato di agitazione e le operazioni nel tritovagliatore di Battipaglia potrebbero procedere senza ulteriori difficoltà, rispetto a quelle già esistenti per la nota emergenza rifiuti. I sindacati erano ben predisposti, avendo letto come un’apertura decisiva la lettera con cui, il 9 agosto, il commissario liquidatore Vincenzo Petrosino li aveva convocati ad un tavolo di contrattazione che potesse superare le divergenze emerse nell’incontro precedente. Ecoambiente si era impuntata sulla necessità di un taglio lineare al salario accessorio, per fare economie di spesa. Un’idea respinta dai sindacati che osservavano come un taglio del genere andasse a colpire tutti i lavoratori in modo indiscriminato. La piattaforma alternativa proposta dalle parti sociali andrebbe a premiare il merito, agganciando l’erogazione del salario di secondo livello alla produttività e penalizzando chi si assenta e fa di meno. Verrebbe di fatto abolito l’accesso automatico al salario accessorio e già questo significherebbe risparmi per l’azienda che, fra l’altro, è in liquidazione e continua ad avere consulenti che pesano sul bilancio di Ecoambiente.
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