Sono tre i punti essenziali del documento che i sindacati al lavoro sul caso Ecoambiente stanno elaborando per sottoporlo alle istituzioni interessate e all’ente d’ambito per la gestione dei rifiuti: al primo punto c’è il ritiro della parte dell’atto di liquidazione in cui si cita la vendita della società a privati e la ricollocazione parziale degli 86 operai; al secondo posto i sindacati mettono l’appello acché siano rapide le procedure del concordato preventivo per riportare in bonis la Ecoambiente; infine, al terzo punto figura la nomina del direttore generale da parte del presidente dell’ente d’ambito, a garanzia dei passaggi formali che dovranno tutelare i lavoratori. Ieri in Prefettura è fallito il tentativo di raffreddare la vertenza. L’elenco di criticità è lungo e non si intravede alcuna soluzione per gli 86 dipendenti di EcoAmbiente Salerno, società posta in liquidazione dopo la decisione della Provincia di non ricapitalizzarla per affrontare l’enorme massa debitoria delle gestioni pregresse. Ecoambiente gestisce l’impianto Stir di Battipaglia e l’atto di messa in liquidazione mette a rischio le maestranze: per questo motivo prosegue lo stato di agitazione del personale. Garantiti solo i servizi essenziali, non i festivi e lo straordinario – indispensabili per evitare il fermo tecnico. Il sindacato denuncia il mancato intervento sui conti all’avvicendamento politico e dirigenziale in capo ad Ecoambiente: guasti del passato che si sono fatti sentire sui bilanci attuali, con una massa debitoria cresciuta a dismisura. A questo punto lo sciopero appare inevitabile anche se i rappresentanti sindacali auspicano un dialogo con Provincia e Regione. https://www.youtube.com/watch?v=XI_TY6GvJxY
Ecoambiente: personale in stato di agitazione. Sindacati propongono piattaforma in tre punti
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