L'allarme riguarda soprattutto la Costiera Amalfitana

Emergenza malsecco, Coldiretti: limoni a rischio

Invocato un piano di intervento che comprenda sia misure immediate sia strategie a lungo termine
Francesca De Simone

L’emergenza malsecco preoccupa gli agricoltori della Costiera Amalfitana: il fungo che colpisce i limoni rischia di mettere in ginocchio l’economia del territorio. Da una stima rivelata dal direttore provinciale della Coldiretti, Vincenzo Tropiano, un terzo della superficie investita a limone, tra Igp e non, è stata colpita dal disseccamento delle piante. Ne risentono non solo gli agricoltori, ma anche tutto l’indotto che coinvolge l’industria dolciaria e i liquorifici industriali e artigianali. «Il malsecco non è certo un problema di oggi – spiega Tropiano – da tempo stiamo provando a individuare soluzioni insieme alla Regione per l’adozione di nuovi metodi e l’utilizzo di nuovi strumenti per mitigare le fonti di infezione. Affiancheremo il Consorzio di Tutela “Limone Costa d’Amalfi IGP” per elaborare una strategia comune volta a contrastare questa emergenza fitosanitaria che ha serie ripercussioni sull’economia del territorio». «La diffusione del malsecco sta raggiungendo livelli preoccupanti e potrebbe avere conseguenze devastanti per la nostra economia – fa eco Angelo Amato, presidente del Consorzio di Tutela – è necessario agire tempestivamente e con decisione». Tra le misure suggerite dal Consorzio c’è l’introduzione di pratiche agronomiche avanzate, l’utilizzo di prodotti fitosanitari più efficaci e la promozione di campagne di sensibilizzazione tra i coltivatori per il riconoscimento precoce dei sintomi del malsecco. Inoltre, il Consorzio sottolinea l’importanza di un adeguato supporto finanziario per i produttori colpiti dall’emergenza, per garantire la continuità della produzione e la sopravvivenza delle aziende agricole. Il malsecco affligge le colture della Costiera Amalfitana e di quella Sorrentina da almeno mezzo secolo. Il fungo raggiunge le piante trasportato dal vento. Attraverso le foglie penetra nel fusto e provoca la morte dell’albero. Coldiretti e Consorzio di tutela chiedono un piano di intervento che comprenda sia misure immediate di contenimento della malattia, sia strategie a lungo termine per la prevenzione e la ricerca di soluzioni sostenibili.

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