Empoli, obbligo di firma per i giocatori

Redazione

Il calcio moderno non finirà mai di stupirci. E così dopo i ritiri punitivi, i giocatori fuori rosa, le multe, le sanzioni disciplinari, succede che una società, l’Empoli, per correre ai ripari in seguito agli ultimi risultati negativi, per riuscire a porre riparo ad una situazione complicata, prima che vengano compromesse le residue chance di promozione in Serie A, decida di inventarsi una nuova misura disciplinare. Il club del presidente Corsi ha deciso di utilizzare il pugno di ferro, inaugurando, udite udite, l’obbligo di firma per i giocatori. Abolito il ritiro pre-gara per le partite casalinghe, il ds Pino Vitale ha istituito un registro delle presenze. In pratica, i giocatori di Baldini dovranno presentarsi al campo anche quando non c’è allenamento e porre il loro autografo. Chi sgarra, verrà multato. Insomma, i calciatori diventano come gli studenti a scuola, i lavoratori in fabbrica o i tifosi soggetti a Daspo in Questura. Anzi, anche peggio. Perché in questo caso l’obbligo è esteso a quei momenti in cui sarebbe previsto il rompete le righe per una giornata, una mattinata o un pomeriggio. Esempio: se la seduta è prevista al pomeriggio, la squadra dovrà presentarsi anche al mattino per firmare. Dunque, niente scappatelle, fughe d’amore, rientri in ritardo, sbronze colossali o serate troppo prolungate. E se l’idea piacesse anche a qualche altro presidente in giro per l’Italia? Al peggio non c’è mai fine.

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