Ennesima aggressione su un pullman di Bus Italia: pendolari esasperati e sindacati in subbuglio, perché l’azienda non ha ripristinato ancora il 100% del servizio. La denuncia, con l’ennesima richiesta di incontro al Prefetto di Salerno, arriva dai sindacati in una lettera rivolta anche al presidente della commissione regionale trasporti, Luca Cascone e soprattutto ai vertici di Bus Italia. Nelle scorse ore, un altro autista di linea- in servizio sulla tratta Via Ligea Sordina- ha subito le minacce e l’aggressione fisica di alcuni utenti, esasperati dalle corse saltate, dai mezzi che passano e tirano dritto perché pieni. Niente giustifica la violenza, per carità, ma i sindacati sono consapevoli del fatto che Bus Italia – in sostanza – non è mai entrata nella fase 2 dell’emergenza Covid e non ha mai ripristinato il 100% del servizio di trasporto pubblico locale su gomma così come chiesto da Regione e Prefettura. Cgil, Cisl, Uil e Ugl parlano di «continuo diniego da parte dell’azienda, di ulteriore riduzione dei servizi e sui turni serali, di forte limitazione di orari nelle zone collinari». Una situazione che «sta mettendo a rischio la sicurezza dei conducenti e dei viaggiatori». Ed il «vile tentativo di aggressione ai danni di un conducente sulla linea 2 (Ligea-Sordina)» ne è l’ultima prova, perché sono tanti gli episodi del genere che si verificano ogni giorno. Ogni volta, è solo grazie alla professionalità e alla calma degli autisti che si evita il peggio. Ma, affermano i sindacati, «in questo scenario, tutte le azioni messe in campo dalla Regione Campania per tutelare i lavoratori del settore- e soprattutto l’utenza- vengono vanificate dai comportamenti aziendali che creano rabbia sia tra i dipendenti (che oltre le aggressioni subiscono decurtazioni dei salari), sia tra i clienti che quotidianamente si scagliano contro azienda e Regione». E’ per questo che si chiede «un forte intervento della Regione Campania per garantire la piena sicurezza dei conducenti ed il pieno diritto alla mobilità degli utenti, auspicando un incontro sotto l’egida del Prefetto Russo che convinca Bus Italia a rivedere la sua strategia.
Ennesima aggressione su bus: sindacati scrivono al Prefetto
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