Una cerimonia tradizionale, ma allo stesso tempo, emozionante ha salutato stamani i militari del 10° reggimento di manovra di Persano, in partenza per il Kosovo. L’operazione militare ha l’obiettivo di concorrere allo svolgimento di un’azione di presenza e deterrenza che mantenga l’ambiente sicuro ed impedisca il ricorso alla violenza, contribuendo, nello stesso tempo, al consolidamento della pace ed al processo di crescita civile. L’unità di Persano è costituita da ufficiali, sottufficiali e personale volontario, motivati per la nuova esperienza che li attende. Molti di loro, provenienti principalmente dal bacino meridionale ed in possesso di una consolidata esperienza all’estero, hanno già operato in passato in Kosovo, Albania, Afghanistan, Iraq e Libano. I militari del 10° reggimento, al comando del Colonnello Riccardo Biancolillo, partiranno tra qualche giorno. Il compito dei militari del 10° reggimento di manovra è garantire per i prossimi sei mesi il sostegno logistico e l’assistenza sanitaria al contingente italiano e, non meno importante, quella umanitaria a favore della popolazione locale. Alla cerimonia di saluto ai militari, che si è svolta nella splendida cornice del Real Casino di Caccia di Persano, hanno preso parte anche il Generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi e il comandante della Brigata Logistica di Protezione, in cui si inquadra il reggimento di Persano, il Brigadier Generale Pasquale Terreri, la cui voce è rotta dall’emozione quando ricorda i caduti di Nassyria. «I loro nomi e le loro storie resteranno scolpiti nel nostro cuore» – ha detto durante il suo discorso. Particolarmente toccanti le parole del Generale Panunzi, che ha definito quella dei militari una “missione di carità e di amore”.
Esercito, militari del 10° reggimento in Kosovo
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