La storia di Pasqua è una bella storia d’amore, addirittura di Resurrezione come scrivono nella nota diramata dall’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno. Perché grazie ad un uomo di 48 anni, ricoverato da giorni per un ictus massivo senza speranze, altre persone sono tornate a vivere. Nel giorno di Pasqua quest’uomo, che aveva accanto a sé la moglie e la figlia la cui generosità è stata immediata, ha donato il cuore, il fegato e le cornee. Il muscolo cardiaco è stato prelevato da una equipe chirurgica di Padova, atterrata all’aeroporto di Pontecagnano per eseguire l’intervento e ripartita subito per l’impianto ad un paziente in condizioni critiche per il rigetto di una precedente donazione. Le cornee sono andate alla banca dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli; il fegato è stato trapiantato al Cardarelli. L’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona sottolinea «la generosità della famiglia» del 48enne colpito da ictus, che non solo ha acconsentito alla donazione ma «ha aspettato, nella domenica di Pasqua, l’arrivo dell’equipe da Padova insieme ai medici della Rianimazione del Ruggi, certa che quel cuore avrebbe realmente donato la vita a qualcun altro». L’espianto multiorgano è durato meno di quattro ore, dalle 12.45 alle 16.30 di domenica. Per l’azienda ospedaliera universitaria di Salerno si tratta del terzo espianto in appena due settimane. Un vero record.
https://youtu.be/MKPZMH37j9w