Evasione fiscale: titolare supermercati respinge accuse su “scatole cinesi”

Redazione

Per il titolare di fatto dei quattro supermercati Simply finiti sotto la lente della Guardia di Finanza di Salerno non c’è nessun sistema di scatole cinesi, né la volontà di dissipare il patrimonio societario. Anzi.

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Le Cronache oggi in edicola, il titolare afferma di avere tra le mani il ricorso accolto dalla commissione tributaria provinciale con cui sanava le pendenze riscontrate dall’Agenzia delle Entrate. Saranno, com’è ovvio, gli organi inquirenti a prendere eventualmente in esame la documentazione che i legali dell’imprenditore vorranno produrre.

Nel frattempo, rimane quanto appurato dalle fiamme gialle negli stessi supermercati oggetti dei controlli: durante le operazioni di sequestro di frigoriferi e banconi, infatti, è emersa la presenza di ben sei lavoratori in nero. La nomina di due amministratori permette ai punti vendita di rimanere aperti per garantire la continuità dell’attività commerciale e tutelare i dipendenti.

Ma le indagini ipotizzano soprattutto che la famiglia che gestiva i punti vendita aveva tentato di dissimulare il patrimonio cedendo fittiziamente quattro rami d’azienda ad altrettante società sulla carta autonome, ma di fatto riconducibili allo stesso nucleo familiare. Ogni società aveva in in gestione un supermercato, con lievi cambi di denominazione. Ma secondo i finanzieri erano le classiche scatole cinesi per confondere il fisco.

https://www.youtube.com/watch?v=9-au1c_W0i8

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