Finalmente l’amministrazione Napoli è riuscita, nell’ambito del piano delle alienazioni, dopo una lunga teoria di offerte andate deserte, ad aggiudicare uno dei beni messi in vendita. Si tratta dell’area dell’ex cementificio, in via lungomare Tafuri, che è stata ceduta alla società Hotel Salerno. Società che, fa capo all’imprenditore salernitano Rocco Chechile, già proprietario del Grand Hotel Salerno. La zona in questione, due porzioni da 7.500 metri quadri l’una, ognuna valutata 6 milioni di euro, era stata messa all’asta la scorsa estate. La prima data indicata come termine di presentazione delle offerte, il 28 luglio, era stata prorogata al 15 settembre. Allo scadere di quella finestra temporale, una sola è stata l’offerta pervenuta. Dunque, dopo i controlli necessari e la verifica dei requisiti, è arrivata l’aggiudicazione definitiva per 300mila euro in più rispetto al prezzo minimo fissato da palazzo di città. A ridurre la platea dei soggetti interessati, un vincolo imposto agli acquirenti: la destinazione “terziaria”. Su quel suolo – attualmente utilizzato come parcheggio e, all’occorrenza, per ospitare grandi eventi e manifestazioni pubbliche, aveva – potranno essere realizzate solo strutture con destinazione turistica, come gli alberghi. Sulla carta, quindi, dovrebbe sorgere un hotel. Un altro, vicino a quello progettato dall’architetto Pagliara.
Della "Hotel Salerno" l'unica offerta pervenuta a Palazzo di Città
Ex cementificio, il Comune vende l’area… a Chechile
L'area ha il vincolo di una destinazione d'uso nel terziario
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