Sequestrate nel porto di Salerno 142 tonnellate di pomodori pelati spacciati ed etichettati per vero San Marzano campano ma, di fatto, di origine pugliese. I funzionari dell’Istituto di controllo qualità di Napoli e della dogana di Salerno hanno eseguito l’operazione presso lo scalo salernitano trovando la merce in 5 containers, senza indicazione in etichetta della sigla dell’azienda produttrice del lotto. La società produttrice, che in origine aveva introdotto i containers nel porto per esportarli, aveva avviato le procedure per il reingresso nel territorio nazionale della merce. La circostanza ha insospettito i militari che hanno deciso di controllare il carico. All’interno, infatti, sono stati rinvenuti 12.000 barattoli, che sono stati successivamente sottoposti a sequestro per violazione all’articolo 517 del codice penale, con l’aggravante, in quanto, la frode ha per oggetto alimenti a denominazione di origine protetta (Dop). Il rappresentante legale dell’azienda operante nel salernitano è stato denunciato a piede libero. Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia che di persona ha dato l’annuncio dell’operazione: Prosegue la tolleranza zero che abbiamo inaugurato in questi mesi a difesa del Made in Italy sulle nostre tavole. Il pomodoro è uno dei biglietti da visita alimentari del nostro Paese e complessivamente vale 24 miliardi di euro. Il pomodoro San Marzano è inserito nell’elenco delle denominazioni protette dell’Ue, e viene lavorato nell’agro nocerino-sarnese.
Falsi pelati san Marzano sequestrati al porto
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