La commozione di Casciello, le corone di Casellati e Fico, il manifesto di Gianfranco Fini

Fasano: ai funerali Tajani, Carfagna, Cirielli, Gasparri e De Luca

per l'ultimo addio presenti in Duomo decine di amministratori locali e militanti
Francesca Salemme

"Si raccoglie quello che si è seminato nel corso della vita". Così, dall'altare, nel corso del funerale dell'onorevole Enzo Fasano, il senatore Maurizio Gasparri, amico e compagno di scelte politiche, si rivolge alla moglie e al figlio del deputato di Forza Italia per confortarli.

C'erano tutti ai funerali che si sono svolti questa mattina alle 10 al Duomo di Salerno, officiati da Don Michele Pecoraro, dopo la benedizione della salma da parte dell'arcivescovo Bellandi. Proprio per consentire la partecipazione di numerosi grandi elettori è stato deciso di posticipare la votazione per eleggere il capo dello Stato di oggi, dalle 11 alle 15.

Presenti nelle prime file la ministra per il Sud, Mara Carfagna, al fianco del papà e del deputato Gigi Casciello, il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, più defilato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. E ancora i deputati Edmondo Cirielli, Cosimo Sibilia, Nicola Provenza, Nicola Acunzo, e poi il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, quello di Pellezzano, Baronissi, Sarno, il prefetto Francesco Russo, Alfonso Andria, Tino Iannuzzi, consiglieri regionali di oggi e del passato e tantissimi altri amministratori della provincia. Per tutti il ricordo è comune: quello di un una persona leale, perbene.

Sul feretro è stato adagiato un drappo del Movimento Sociale Italiano di cui è stato rappresentante della prima ora. Tra i tanti manifesti di cordoglio tra quelli di partito, di coalizione, anche quello di Gianfranco Fini.

Nel quadriportico del Duomo le corone di fiori firmate dai presidenti di Camera e Senato, insieme a quelle della Fondazione Alleanza Nazionale e dei senatori di Forza Italia; all'interno i gonfaloni di Regione Campania e Comune di Salerno. Don Michele Pecoraro, parroco della Cattedrale, ha ricordato Fasano per la sua “lungimiranza, calma e pazienza. Un uomo “umile, forte e sincero” che da oggi “è nelle mani di Dio” mentre nel saluto finale Gasparri ha citato il nipotino Vincenzo, nato da pochi mesi e presente in chiesa.

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