I dati di Legambiente testimoniano la scomparsa delle aree naturali
181 chilometri di paesaggio costiero trasformati da case, alberghi, palazzi, porti ed industrie. Parliamo di poco più della metà dei 360 chilometri totali, da Sapri a Baia Domizia. La situazione del litorale campano è preoccupante secondo Legambiente. 28 chilometri sono occupati da opere infrastrutturali, soprattutto portuali, e da attività produttive. Sono 51 i chilometri di paesaggi urbani ad alta densità, 102 quelli di costa occupata da insediamenti con densità più bassa. Mentre solo 17 chilometri di costa possono considerarsi ancora paesaggi agricoli. I dati emergono da una ricerca durata 3 anni che ha incrociato i monitoraggi di Goletta Verde con il lavoro dei circoli territoriali di Legambiente e dei sindaci. Il libro dal titolo “Vista mare. La trasformazione dei paesaggi italiani costieri” racconta come è cambiata la costa. Il cemento ha invaso i litorali, in barba anche alla Legge Galasso in materia di tutela paesaggistica. La norma del 1985 prevede un vincolo di tutela fino a 300 metri dalla linea di costa. È successo, ad esempio, nel corso degli anni tra Agropoli e Salerno. Ascea è tra le aree in cui l’aumento della densità edilizia è maggiore perché grandi aree agricole sono state trasformate in quartieri residenziali. Situazione simile, ma con densità inferiori, a Sapri e a Capaccio. Qui lo scenario alle spalle della pineta è cambiato radicalmente a causa della costruzione di residence e ville. Il 30% delle aree costiere campane è all’interno di aree protette e quindi sottoposto ad attenzioni o vincoli di salvaguardia. Almeno in teoria, perché anche in queste aree sono avvenute diverse trasformazioni edilizie. “Si continua a non capire che il futuro della Campania passa per l’ordinaria tutela del suo paesaggio. Il turismo oggi chiede qualità e legami tra storia, mare e territorio”. Così Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania. Sono diversi gli ambiti costieri pianeggianti più a rischio in provincia di Salerno. Come tra Caprioli e Marina di Ascea, tra Marina di Casal Velino ed Acciaroli e tra Agropoli e Torre Picentina.