Messaggi telefonici minatori, post offensivi sui social e poi le minacce verbali ed il tentativo, mai denunciato, di darle fuoco dopo averle gettato addosso del liquido infiammabile. Questo quanto emerso ieri dal dibattimento sul processo ad Alfredo Erra, 40enne di Pontecagnano Faiano, imputato per l’omicidio della sua ex fidanzata, Anna Borsa. Ieri Erra era in aula,a Salerno, accompagnato dal suo legale Pierluigi Spadafora. Nel corso dell’udienza è stata ricostruita la dinamica di quel 1 marzo di un anno fa, quando Erra, raggiunse la sua ex fidanzata nel salone di parrucchiere di via Tevere a Pontecagnano. Prima il tentativo di condurla fuori il salone per parlarle, poi l’arrivo della mamma di lei e la finta partenza per Milano, fino all’omicidio della 30enne e al ferimento di Alessandro Caccavale, ma anche la fuga, le ricerche e poi l’arresto di Erra. In aula, chiamati a testimoniare dalla Procura di Salerno, i carabinieri. Assenti i genitori ed il fratello di Anna Borsa. Per l’accusa, è stato un omicidio premeditato.
Femminicidio Borsa, Erra in aula
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