Ferragosto di lavoro per la Salernitana che rifinisce la preparazione per il derby di Coppa Italia. Brini danza sulle punte e sceglie Ferraro e Caputo. Cambia la strategia d’attacco della Salernitana che prova il colpo grosso al San Paolo ma anche soluzioni diverse in ottica campionato. Si gioca a Napoli per onorare il derby ma l’attenzione, è ovvio, è rivolta anche all’esordio col Frosinone di cinque giorni dopo. La scelta di optare per le due punte scaturisce anche dall’assenza di un trequartista: dovendo rinunciare ancora a Soddimo (rientrerà la settimana prossima), Cozza e Merino (il loro recupero è più lungo), Brini vuole vedere come si muove la squadra con il 4-4-2. Negli allenamenti le indicazioni sono state confortanti perché Caputo non soffre di solitudine in avanti, il gioco sulle fasce è ficcante e anche la difesa sembra più coperta. Inoltre con questo modulo è più facile spostare Galasso dove si trova meglio, cioè a destra, perché a sinistra, avendo Statella più avanti, può giocare anche un terzino con minore spinta come Bastrini, in attesa che arrivi il transfert di Machado. L’escluso è Stendardo perché Kyriazis scala al centro al fianco di Luca Fusco. Polito in porta. A centrocampo si rivede Pestrin in mezzo con Soligo, gli esterni sono Pepe e Statella. In avanti, come detto, Caputo e Ferraro. 3-5-2 per il Napoli, Donadoni schiera i titolari per il derby. In attacco Lavezzi e Quagliarella, centrocampo a cinque con Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik e Datolo, in difesa Campagnaro, Cannavaro e Contini, tra i pali De Sanctis. Arbitra Gervasoni di Mantova.
Ferraro e Caputo guidano l’attacco
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