Festa PdL: attacco a Cirielli

Si è conclusa ieri la 1° festa del Popolo della Libertà ospitata dal comune di Scafati. La festa ha rappresentato un momento di confronto importante, per discutere di strategie e di cambiamento, ma ha registrato anche gli strali lanciati dal ministro Mara Carfagna e dal leader Udc Ciriaco De Mita contro il presidente della provincia Cirielli, impegnato solo nella tutela di posizioni di potere personali piuttosto che nella costruzione concreta di un partito aperto. De Mita, in particolare, ha riconosciuto come l’alleanza alle provinciali di Salerno sia stata un errore. La festa regionale del PdL chiude col botto, grazie alle scintille provocate dal Ministro Mara Carfagna e dal visir di Nusco Ciriaco De Mita. Ospiti della kermesse di Scafati, sfoderano grinta per le prossime regionali e stilettate contro il presidente della Provincia Edmondo Cirielli. Ad attaccare è Carfagna, che rivela come i rapporti con Cirielli siano buoni dal punto di vista politico ed istituzionale, meno dal punto di vista personale, visto che il presidente della Provincia sarebbe tutto proteso a tutelare una posizione di potere personale nel PdL piuttosto che impegnato nella crescita del partito. Rincara la dose De Mita, il quale parla apertamente di errore politico nella scelta di allearsi per le provinciali di Salerno, visto che Cirielli comanda, non guida la coalizione. Per le prossime regionali nulla è scontato, nemmeno il tandem PdL-Udc. Nonostante il sottosegretario Cosentino inviti i centristi alla coerenza, poiché posizioni solitarie non sarebbero comprese, De Mita conferma che l’Udc andrà da sola e che non c’è niente da chiarire. Il nome del candidato presidente resta sullo sfondo, ma tutti indicano Cosentino o Carfagna. Proprio il ministro delle pari opportunità dice: «Una candidatura alla Regione non rientra tra le mie ambizioni politiche. Ma sono disponibile a candidarmi. Ho avuto la grande opportunità di fare il ministro e vorrei portare a termine questa esperienza, ma se il Pdl dovesse chiedermi di fare altro non potrei tirarmi indietro».