È stata la testimonianza di Marco Landi, ingegnere specializzato, laureatosi a Salerno ma fuggito nel Regno Unito perché spesso in Italia si è sentito dire “sei troppo qualificato per noi”, quella probabilmente più reale della condizione dei giovani in Italia, sopra se si tiene conto degli ultimi dati diffusi proprio da Confindustria, dal 2008 al 2015 hanno spostato la residenza all’estero 509mila italiani. Con Marco altri sei giovani salernitani hanno aperto con le loro storie professionali l’assemblea pubblica di Confindustria al Teatro Augusteo di Salerno. Ad ascoltarli, in prima fila, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Piercarlo Padoan ed il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. Fiducia ai giovani, opportunità merito e talento per un paese che vuole crescere, è stato il tema dell’annuale appuntamento degli industriali di Salerno «Perché – ha spiegato il presidente Andrea Prete – dobbiamo ricordare che loro, i giovani, sono la soluzione ai nostri problemi e non il problema». Di sfida alla sburocratizzazione ha parlato il presidente della Regione Campania. «Il groviglio burocratico – ha sottolineato Vincenzo De Luca pesa sull’ Italia come una cappa di piombo rendendo difficile trasformare in realtà qualunque progetto. I giovani non credono più in questo Paese perché è un Paese nel quale si fa fatica a concretizzare una qualunque idea, un qualunque slancio positivo, creativo, perché la vera cappa di piombo che pesa sull’Italia e il groviglio burocratico, amministrativo, giudiziario che rende quasi una impresa eroica tradurre qualunque progetto in realtà». https://www.youtube.com/watch?v=jAyHIvZiZ0g
Fiducia ai giovani, Confindustria riparte da loro
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