Salerno inciampa nuovamente nella gestione delle sue strutture sportive. Lunedì pomeriggio, i giocatori impegnati al campo sportivo comunale “Rinaldo Settembrino” si sono ritrovati senza energia elettrica negli spogliatoi, impossibilitati persino a fare una doccia calda dopo la partita. Una situazione che, secondo Donato Pessolano, consigliere comunale e capogruppo di Oltre, rappresenta «l’ennesima vergogna per una città che sembra aver dimenticato il valore dello sport».
Il “Settembrino”, ormai simbolo di incuria, riflette il degrado diffuso che caratterizza molti impianti sportivi comunali. Nonostante l’impegno della commissione Sport negli ultimi anni il degrado ha preso il sopravvento. La mancanza di custodi, causata dalla carenza di personale comunale, ha aggravato la situazione, aumentando i disagi legati alla fisiologica usura delle strutture.
Ma il caso del “Settembrino” non è isolato. Il Palatulimieri, lo stadio Vestuti, la piscina Vitale, tutti accomunati da problemi irrisolti che hanno segnato la loro fruibilità negli anni. L’abbandono delle strutture sportive non è solo un problema logistico, ma una questione sociale. Questi impianti rappresentano spesso l’unica occasione di svago per i ragazzi, soprattutto nei quartieri periferici della città. La qualità della vita a Salerno si misura anche e soprattutto da questi elementi.
Un richiamo forte e diretto al Comune affinché la gestione degli impianti sportivi torni a essere una priorità, per restituire dignità e opportunità ai cittadini salernitani che chiedono soltanto strutture funzionanti e decoro.