Fisciano, bimba caduta: il papà confessa di averla lanciata

Ha detto che era stata la voce di Dio a spingerlo al folle gesto e che la bimba si è salvata perché era scritto così: ha confessato tutto davanti al gip, il papà della bimba precipitata dalla finestra della sua abitazione a Fisciano. E’ quanto ha riferito l’avvocato Silverio Sica, legale dell’uomo, dopo l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto questa mattina presso l’aula bunker del Tribunale di Nocera. Il padre della piccola avrebbe quindi approfittato di un momento di assenza della moglie e dopo aver negato, in un primo momento di essersi reso responsabile di quel gesto, ha raccontato quanto successo quella mattina, quasi in preda ad un “delirio psicotico”, confessando di averla lanciata. L’avvocato Sica ha espresso serie preoccupazioni sullo stato di salute dell’uomo al quale, nei giorni precedenti il dramma, sarebbe stato riscontrato un forte esaurimento. Confermata, dunque, l’ipotesi iniziale della Procura di Nocera, che coordina le indagini dei Carabinieri della stazione di Fisciano e della Compagnia di Mercato San Severino, secondo cui a seguito del lancio la bimba sarebbe finita contro la rete di recinzione del giardino di fronte al palazzo, che avrebbe attutito la caduta, consentendo alla piccola di non ripotare ferite gravi. La bambina, intanto, è in ripresa e presto potrà lasciare il Santobono di Napoli, dov’è ancora ricoverata. Il bollettino dei medici è incoraggiante, la piccola rimane, per ora, sotto osservazione. Nonostante il volo di dieci metri, non ha fortunatamente riportato lesioni agli organi interni. E’ stata operata per ridurre le tre fratture scomposte riportate all’ulna, al radio e all’omero del braccio destro. Per il momento, rimarrà ancora ricoverata a scopo precauzionale. Ad accudirla, la mamma che rimane in silenzio, dopo la confessione del marito, questa mattina. Per lui sono stati richiesti dalla difesa i domiciliari a casa del padre, con divieto di avvicinarsi alla figlia o il ricovero presso una clinica psichiatrica.